Ma no cosa avete
capito? Non si capitola in quel senso, le attività sono appena iniziate e sono
ancora 1000 le cose da fare! Si CAPITOLA nel senso che il Clan sta per
decidere il suo capitolo, cioè il suo tema conduttore, un tema (di attualità, o
che sta a cuore al Clan per vari motivi) di cui discutere durante le riunioni
dell’anno. Uno spunto per creare dibattito, di cui parlarne con “esperti” e su di
cui prendere una posizione. IMPORTANTE: un capitolo termina sempre con una
ricaduta pratica: una volta trovate le informazioni necessarie e averne
discusso, il Clan deve passe all'AGIRE e può farlo in varie maniere: dall'organizzare eventi volti a sensibilizzare la cittadinanza al piccolo
impegno personale o a chissà cos'altro...
Ma ecco la lista
dei possibili capitoli per quest’annata 2012-2013:
- Giovani e sballo del sabato sera
- Economia (macrotema che include il consumismo, la corruzione, le multinazionali)
- Culture lontane (cultura araba, le contraddizioni della Cina)
- L’indifferenza (i muri, le barriere sociali e culurali, il valore del rispetto)
- L’acqua
- L’omosessualità
- I diritti degli animali
- La famiglia
- La condizione della donna (in altre culture ma anche nella nostra: la prostituzione)
Niente male vero? Ora la palla passa a voi: VOTATE commentando questo articolo: quale secondo
voi potrebbe essere il capitolo più giusto per il nostro Clan? Perché?
Agli esterni al Clan: voi quale tema approfondireste più volentieri tra quelli indicati?
VOTATE, VOTATE,
VOTATE!
Choby
Il tempo del CAPITOLO è finalmente giunto... facciamoci sotto!
RispondiEliminaio voto x un mix tra indifferenza e culture lontane! ;)
RispondiEliminagisli
Come capitolo di quest'anno vorrei proporre il tema dell'indifferenza.
RispondiElimina"...quante volte un uomo può voltare la testa fingendo di non vedere?"
Bob Dylan "Blowin in The Wind"
Viviamo ormai in una società piena di diffidenza ed individualismo, in una società che ci spinge a guardare solo il nostro interesse, andando contro la nostra natura di amore verso il prossimo.
Viviamo ormai quasi in un clima dove si tende più a consumare la vita che a dargli un senso. In più c'è la paura di mettersi in gioco, paura di mostrare noi stessi. È di gran lunga più facile vivere vite preconfezionate dalla società cariche di pregiudizi che non ci appartengono veramente.
C'è però anche da dire che per il lato pratico però è un più difficile la situazione :/
Ottimo! Bene Michael! È questo lo spirito!
EliminaPer aggiungere un po' di carne al fuoco della "scelta politica", vi invito a partecipare sabato 24 alle 21 all'incontro nel salone sottochiesa di Condove con don Aniello Manganiello, sacerdote a Scampia e autore di "Gesu' è piu' forte della camorra".
RispondiEliminaSono sicura che qualcosa di utile si porta a casa ;-)
Silvia
Sarebbe proprio figo! Domani al banco alimentare ne parleremo! Grazie Silvia!
EliminaPs
Tra l'altro anche la CoCa Condove forse ci sarà!
Penso che la condizione della donna possa essere una bella scelta del capitolo, così come l'omosessualità...ma vedo la prima come un argomento su cui si può lavorare di più! Quindi mi schiero nel gruppo de "LE DONNE"!
RispondiEliminaL'acqua.
RispondiEliminaLa facilità con cui beneficiamo di questo fluido prezioso sminuisce a volte la sua importanza. Se pensiamo anche solo ai nostri nonni (o forse bisnonni) che prima che arrivasse l'acqua in casa dovevano andare nel pozzo del paese e prenderla secchio dopo secchio, ci rendiamo subito conto che un tempo sicuramente gli sprechi rispetto ad ora, erano minimi. Dovremmo quindi ridare valore a quello che è poi base essenziale della vita, ricordandoci che per quanto viviamo in una società tecnologicamente avanzata, dove il superfluo diventa quasi un bisogno, ancora oggi ci sono bambini in giro per il mondo con la bocca arida dalla sete.